sabato 5 gennaio 2019

COME CREARE UN PROPRIO STILE Part. 1 Una delle questioni che gli allievi pongono più frequentemente è quella dello stile. Molti si domandano come trovare un proprio stile, un proprio linguaggio, una caratteristica che sia riconoscibile all'esterno, che riconduca i lavori a quella persona. E naturalmente intorno a questo concetto si fa una gran confusione nel senso che si pensa, comunemente, che questo processo di identificazione debba avvenire da dentro, si crede cioè che da “dentro” si cominci a costruire un linguaggio proprio. Non è propriamente così: il primo processo che deve concretizzarsi è quello del riconoscimento, dobbiamo cioè individuare all'esterno di noi una sensazione, una grafia, un senso e poi costruirci sopra un linguaggio compiuto.
...ognuno di noi è attratto e affascinato da qualche cosa, ognuno di noi prova godimento estetico osservando qualcosa in particolare, ascoltando alcune sonorità.
Il fatto è che il talento si manifesta soltanto quando trova all'esterno lo specchio in cui rivelarsi. Soltanto se incontriamo qualcosa che lo mette nella condizione di specchiarsi il nostro talento può manifestarsi.
 Passeggia per un bosco, osserva i muri, guarda l’acqua, guarda il movimento delle cose, delle persone, e cerca di comprendere che cosa a te piace, quelle particolari dinamiche o quella gerarchia di forme, di toni, o l’apparente disordine o il segno del tempo sugli elementi e identifica qual è il linguaggio che ti emoziona. Potresti essere affascinato dalla velocità o dalla lentezza, dall'assenza o dalla confusione ed allora studia qual è il loro linguaggio, sentilo nelle vene, nel tuo corpo, fatti attraversare da quella sensazione. La tua anima farà il resto, la tua anima tradurrà quella sensazione in gesto creativo, sia esso musicale, pittorico, gestuale, filmico.

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 I  LIBRI FONDAMENTALI PER COSTRUIRE IL PROPRIO STILE:





mercoledì 5 settembre 2018



COME SPRIGIONARE L’ENTUSIASMO CREATIVO



HAI MAI SENTITO LA TUA VOCE REGISTRATA? Che sensazione hai provato?

Quasi nessuno ama la propria voce registrata, nessuno riconosce nella propria voce qualcosa di unico, qualcosa di intimo, come se quella voce svelasse una parte “che non si deve vedere”.
Dalla prima infanzia all’adolescenza avanzata, ci hanno detto talmente tante volte quello che non dobbiamo dire, fare o pensare che ognuno si è convinto che in fondo in fondo ci sia davvero qualcosa da cambiare, qualcosa di sporco, qualcosa che non va nel proprio io! E come può chi ha questa convinzione, creare bellezza, inventare armonie ed essere creativo? Questo è il motivo che fa dire a quasi tutti: «Io non ci sono portato». Tu non ci sei portato!

La buona notizia è che TUTTI ABBIAMO ALMENO UN TALENTO!

Io non sapevo disegnare ed oggi realizzo questi lavori:

 


tutti mi dicevano che ero una frana nell'organizzare e nel decidere ed io ho ideato e realizzato un Museo Opificio, IL BORGO DEI CARTAI, nel quale si produce carta a mano con tecniche dell'800.





non sapevo suonare uno strumento eppure ho realizzato insieme ad un amico musicista questa musica:



A scuola mi dicevano che non sarei mai stato in grado di scrivere elegantemente perchè disordinato ed io ho pubblicato due volumi di Poesia, vinto premi letterari, scritto articoli per Riviste, avuto l'onore di una prima pagina dell'Unità con una Poesia.

IL MARE DENTRO Poesie

LA CREATIVITA' E' LA SPINTA NATURALE DI OGNUNO. MA METTE TIMORE PERCHE' CONDUCE L'ANIMA NEL TERRITORIO CHE NESSUNO CONOSCE.


Tutti possiamo imparare ad esprimere i nostri talenti, a diventare creativi. E' soltanto una questione di strumenti, mentali e tecnici. Lo insegno nei miei corsi, nelle conferenze, e scopro che ognuno ha dentro di sè tutto ciò che è necessario


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I LIBRI FONDAMENTALI PER LA CREATIVITÀ:


Io per i miei ritratti uso Matite Contè a Paris - Grafite in Polvere - carta 300 gr Fabriano









CREATIVI SI DIVENTA: ECCO COME!

Io non sapevo disegnare. Non sapevo neanche inventare nulla. Ero piuttosto impacciato e timido. Poi la sordità, improvvisa, totale, dopo un incidente in mare e in un giorno silenzio assoluto fuori di me. Così ho conosciuto dentro di me cose che neanche pensavo potessero esistere ed ho compreso come il talento sia solo una serie di convinzioni e strumenti che possono essere appresi.
Il talento è l’essere capaci di attingere alla parte più autentica che abbiamo dentro di noi ed imparare a manifestarla. Se hai dei sentimenti, provi delle emozioni e sei in grado di distinguere il brutto dal bello, hai tutti gli strumenti per diventare creativo. Tutti i grandi creativi hanno una grandissima stima e considerazione dei loro sentimenti ed emozioni. In quel periodo di silenzio ho scoperto il ruolo del linguaggio nell’osservazione, nel saper vedere le cose e i pensieri. Ora i mie ritratti sono molto apprezzati ed aver scoperto un metodo infallibile mi permette di insegnarlo a tanti convinti di non avere nessun talento e che disegnano benissimo e con risultati eccellenti.


L’essere stato senza parlare ed ascoltare per più di tre mesi ha permesso a quello che ognuno ha dentro di sé, sensazioni, emozioni, desideri, di uscire, di fluire, di manifestarsi. Ogni atto creativo, dalla formula scientifica al brano musicale, nasce da un desiderio di manifestare un sentimento, un’emozione, una sensazione e da una chiara visione di esse. Il grande nemico di ogni atto creativo è il linguaggio, che veicola Giudizio e Paura. Essere creativi è un metodo che ti insegnerà come disinnescare questi due nemici, ti insegnerà a riconoscerli, ti guiderà in alcuni potenti esercizi per imparare a Pensare da Creativo­ ed utilizzare il sentire “Sinestetico”.

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